Il Teatro dei burattini di Varese compie nel 2006, ventotto anni di attività nello spettacolo e nella formazione in campo educativo con l’utilizzo di burattini e di figure. La Compagnia in tutti questi anni ha sviluppato una ricerca espressiva e partendo dalla tradizione è giunta alla creazione di una propria identità artistica, utilizzando un’equilibrata fusione dei linguaggi e la sperimentale contaminazione delle tecniche…
Il fondatore della compagnia, Enrico Colombo, oltre ad esserne l’anima artistica e organizzativa, ha formato alcuni giovani burattinai, per dare all’antica arte del Teatro dei Burattini un futuro assicurato.
I Burattini di Varese hanno recitato i loro spettacoli dal nord al sud della Penisola spesso anche all’estero. Oggi il Teatro dei Burattini di Varese fa parte della Associazione dei Teatri di Figura di Rilevanza Nazionale, riconosciuti dal Ministero dello Spettacolo.
Cartina
Nato nel 1995 e rappresentato più di cinquecento volte, è sicuramente lo spettacolo maggiormente significativo della ricerca teatrale dei Burattini di Varese.
L’idea di proporre un teatro di carta e di figura è strettamente legata all’incontro con due artisti sloveni, che con il loro teatro “Papilù” hanno convinto Enrico e Betty Colombo della straordinaria teatralità della carta, del cartone e del materiale cartaceo in genere. Di qui l’idea di uno spettacolo imperniato sempre sul filone del racconto comico, fiabesco, poetico caro alla compagnia..
Nei diversi momenti della narrazione il materiale “carta” – dipinta, ritagliata, riciclata, ricreata – è di volta in volta personaggio, scenografia, musica, magia. Seguendo le avventure della bambina di carta, il cui nome dà il titolo allo spettacolo, gli spettatori incontreranno curiosi animali, strani personaggi; si troveranno coinvolti in coloratissimi balletti, sogni di carta candida, battibecchi tra burattini cartacei; l’aiuteranno a sfuggire agli agguati di un corvo o di una strega, entreranno in castelli incantati…
La storia non mancherà di toccare alcuni punti nodali dell’esperienza infantile, la nascita,la paura,il sogno, l’amicizia, ma la vera sorpresa viene dal materiale carta, riplasmato attraverso una ricerca che punta a mantenere sempre riconoscibile la sua provenienza, evidenziandone le intrinseche caratteristiche espressive, le potenzialità figurative, visive, plastiche e scultoree.
tecniche: teatro di figura e burattini di carta
con Betty e Chicco Colombo