Nonostante il titolo vagamente sinistro, La molto horibile istoria del uomo senza testa è uno spettacolo vivace e divertente, condito da un umorismo nero moderno e da meccanismi comici tipici della tradizione burattinesca. Il linguaggio, volutamente attuale e surreale, rompe gli schemi classici: al centro della storia troviamo infatti un anti-eroe, Salvatore, detto “Il Molestatore”, un personaggio poco raccomandabile che una sera si imbatte in una signorina che… gli fa letteralmente perdere la testa. Con una bastonata.
Da quel momento la testa e il corpo di Salvatore diventano due personaggi autonomi, protagonisti di una serie di avventure rocambolesche, incontri e imprevisti, in un susseguirsi di episodi serrati che tengono il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultima sorpresa.
Lo spettacolo punta molto sulla partecipazione attiva del pubblico, grazie alla verve clownesca del burattinaio e al continuo gioco di botta e risposta tra scena e platea. Le incursioni a sorpresa del burattinaio fuori dalla baracca regalano momenti di comicità surreale, arricchendo il ritmo e la dinamica del racconto.
La molto horibile istoria del uomo senza testa ha ricevuto nel 1998 una menzione speciale al premio nazionale Qui comincia l’avventura nell’ambito del festival di teatro di figura La luce azzurra di Catania, per la sua originalità drammaturgica e scenica.